Ora si tratta di diventare uno dei due sessi, di uscire dalla subalternità secolare che viene riprodotta nel movimento operaio e in quello degli studenti. Le donne scoprono di partecipare in silenzio subalterne. Nelle assemblee non prendono la parola; non scrivono i volantini ma si svegliano alle sei del mattino per distribuirli davanti alle fabbriche (al primo turno) e alle scuole. Sono, insomma, “angeli del ciclostile”. Non è grande il salto dalla condizione di “angelo del focolare”. Così decidono di guadagnare in autonomia sottraendosi allo sguardo maschile, mettendo in questione l'immagine che l'uomo forniva alle donne di se stesse. Anche perché di questa immagine molte donne sono convinte sostenitrici. Bisogna separarsi. Il separatismo diventa la prima forma politica di quel movimento: fuori gli uomini dalle assemblee e dalle riunioni. Ci si ritrova nelle case tra sole donne. Una, due volte la settimana. Naturalmente era sempre accaduto che le donne si incontrassero, ma fino a quel momento avevano “approfittato” dell'assenza degli uomini, ritagliandosi una loro socialità permessa.
Nanni Balestrini, Primo Moroni, L'orda d'oro 1968-1977, 1988, Feltrinelli, Milano 2005