Sovvertire l'ordine del discorso è alla base dell'idea del rovesciamento della “grammatica culturale” – che definisce modi, tempi e ruoli del soggetto comunicazionale. (…)Nell'immaginaria galleria dei precursori della comunicazione-guerriglia, abbiamo già visto come si trovino antenati molto diversi tra loro: l'Internazionale Situazionista, il movimento del ‘77 in Italia, la Kommune 1 nella Repubblica federale tedesca, gli Yippies, i Culture Jammers e i Billboard Bandits negli Usa, gli psicogeografi in Francia, Italia e Inghilterra. 
Diventa importante, nel piano di attuazione della comunicazione-guerriglia, superare i modelli della grammatica culturale dominante. Per “grammatica culturale dominante” si intende quel sistema di regole che struttura la comunicazione secondo rapporti di potere e di comando col loro seguito di valori e convenzioni sociali. (…) Esso racchiude la totalità dei codici estetici e delle regole di comportamento, che determinano il fenotipo degli oggetti (quello ritenuto socialmente conforme) e il normale corso delle situazioni. Diventa quindi difficile pensare a un'alternativa alle gerarchie e ai rapporti di potere già contenuti nelle forme del rapporto quotidiano, perché la grammatica culturale non solo sottomette le persone ai rapporti dominanti, ma concede loro anche offerte di identificazione; accettarle porta alla possibilità di esercitare potere, almeno in dati momenti. Comunicazione guerriglia, tattiche di agitazione gioiosa e resistenza ludica all'oppressione, Autonome a.f.r.i.k.a. groupe, Luther Blisset, Sonja Brunzels, Roma, 2001 .

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