“Sarà involontario, sarà casuale, sarà indiretto ma in tv non si era mai visto tanto surrealismo, chi ha il gusto dell’humor nero, della comicità esplosiva, delle letture aberranti, ogni giorno ha un motivo di sollecitazione. Verso le sette di sera o dopo il tg della notte va in onda un vero e proprio festival dell’autogestione [“Programmi dell’Accesso”, spazio autogestito affidato dalla RAI a “non professionisti” dal 1977], del fatelo-da-voi, del dilettante allo sbaraglio. Se uno si lascia catturare dal fascino perverso di queste trasmissioni entra in un gorgo di piaceri proibiti, di fulminanti dialoghi, di memorabili inquadrature…”. A.G., Socio, la tv ti attende, in “Europeo”, 19 aprile 1979.
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