Cucs: Commando Ultrà Curva Sud

Prima del 1977 la Curva Sud racchiudeva una miriade di gruppi e gruppetti, tutti validi ma tutti divisi. Formati per lo più da gente di quartiere, ognuno lanciava i suoi cori senza un vero coordinamento. Progenitori del movimento ultras in Curva Sud furono i Guerriglieri della Curva Sud, i Fedayn i Boys,  la Fossa dei Lupi, attivi fin dai primissimi anni '70.

Il 9 gennaio 1977 (Roma-Sampdoria 3-0), seguendo l'esempio  dei primi gruppi ultras, tutti questi gruppi (Guerriglieri della Curva Sud, Pantere, Boys, Fossa dei Lupi) decidono di unirsi: nasce il Commando Ultrà Curva Sud. Il Commando di allora era un gruppo ultras nel vero senso del termine: gli adesivi dicevano "Col cuore in sud, con le spranghe in nord"

Dal 1977 al 1987 il C.U.C.S. ha fatto scuola in Italia  e nel mondo: tifo continuo e compatto in casa e in trasferta, tutti schierati se c'erano problemi, nessun rapporto con la società A.S. Roma.

Fino al 1985 la polizia non scortava in trasferta. Tutto inizia ad incrinarsi nell'estate del 1987, quando arriva il giocatore Manfredonia.

La Curva Sud, prima dell'acquisto, è compatta nel chiedere a Viola di non acquistarlo, perché reo di dichiarazioni diffamatorie nei confronti dei tifosi della Roma nonché condannato per aver venduto le partite della squadra in cui aveva sempre militato e di cui era tifoso, la Lazio.

Basti ricordare lo striscione di una cinquantina di metri "Viola, non ci vomitare Manfredonia" e "Viola compra tutti tranne i venduti". Insomma, prima dell'acquisto la Curva era compatta nel rifiutarlo. Purtroppo Viola decide comunque di acquistarlo e la Curva Sud si spacca, irrimediabilmente.

Il C.U.C.S. si divide in due: parte dei fondatori danno vita al G.A.M. (Gruppo Anti-Manfredonia), che altro non è, comunque, che il Commando Ultrà Curva Sud "storico", mentre l'altra parte, minoritaria, dopo aver messo fuori la curva un volantino con su scritto "Il Commando si è spostato", prende posto sul muretto "storico" lato Monte Mario,   dando vita al "Vecchio CUCS".

Quest'ultimo gruppo acquista una notevole consistenza e, via via, una notevole capacità organizzativa.

Il Vecchio CUCS riteneva che, essendo Manfredonia ormai diventato della Roma, che lo si odiasse o lo si amasse, non poteva essere fischiato, e così la pensava la maggioranza della Sud.

Il CUCS-GAM, invece, voleva rimanere fedele alla linea iniziale ("Manfredonia boia, non ti ameremo mai") e con i suoi striscioni (tipo: "Manfredonia dacci le quote") continua a contestare Manfredonia sin dal pre-campionato e per buona parte del campionato vero e proprio.

Dal libro “Forza Roma, daje lupi” di Marco Impiglia:

  “...il CUCS si spaccò in due: un gruppo, capeggiato da Malfatti e comprendente ottimi organizzatori come Elio Nunzi, Pietro Uinni, Marco Bartolini, si espresse a favore della decisione del presidente, allineandosi alla posizione dell'Associazione Italiana Roma Club; un altro, guidato dal carismatico Trenta e comprendente quasi per intero il gruppo dirigente (tra gli altri: Venturelli, Scarciofolo, Roberto Molinari, Gianluigi Frea, Franco Nicastro, Roberto Cucculelli, Massimo Dolce, Luca Laganà), si schierò contro le direttive societarie.”

Fonte: www.asromaultras.it

 

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