INCUBO NUMERO ZERO.
Il giorno di solito comincia sporco
come l'inchiostro del nostro giornale
scritto sui bianchi muri delle prigioni della repubblica
federale.
Che giorno per giorno avanzando tranquillo
son quasi davanti alla tua finestra
con un corteo di stesse e scintille e i tamburini la banda
l'orchestra.
Spegnete la luce pensava Ulriche
che la foresta più nera è vicina,
ma oggi la luna ha una faccia da strega
e il sole ha lasciato i suoi raggi in cantina.
Spegnete la luce pensava Ulriche
che la foresta più nera è vicina,
ma un jumbojet scrive "viva il lavoro"
col sangue, nel cielo di questa mattina.

da "Disoccupate le strade dai sogni" di Claudio Lolli 1977

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