Spesso gli esperimenti servono a saggiare lo sperimentatore più che il soggetto dell'esperimento.

                                                                                                  (J.G.Ballard,   La mostra delle atrocità )

Trent'anni di   Storia, ma soprattutto di storie, ci separano dal 1977: tra queste, l'apertura in Italia   delle prime sale a luci rosse. Dare dignità ad un racconto simile, ponendolo dentro la cornice del discorso storico, ha forse l'aria di una sfida futile, la sfida di chi vuol darsi arie da sovversivo e dimentica che è tale solo a partire da e nel discorso ufficiale, ovvero nel discorso che stabilisce gli attori, le esclusioni, la verità e la menzogna. Considerazione questa, o presa di coscienza, che ha accompagnato le reazioni delle donne alla nascita dei cinema porno, reazioni che nel tempo hanno evidenziato una forbice: da una parte la resistenza a quel tipo d'immaginario sessuale ‘incarnato' nella pornografia (la quale ne è insieme prodotto e processo), che garantisce come naturale il comportamento maschile, spesso violento, e fà della donna attiva sessualmente, una prostituta. Dall'altra l'appropriazione femminile di questo stesso immaginario in nome di una sessualità non ‘oblativa' (vedi tra le altre Ovidie). In gioco c'è molto: il discorso sul sesso struttura il modo in cui i singoli definiscono la loro relazione con il corpo, con il piacere, con l'altro ( e viceversa). Oggi le sale porno, a Roma come in molte altre città, sono quasi del tutto smantellate, a vantaggio di una fruizione privata che con la complicità della tecnologia (prima fra tutte, in ordine di tempo, la televisione), è divenuta sempre più capillare. Resta da chiedersi se il corpo è stato liberato dalla dicotomia norma/deviazione che lo teneva sotto sorveglianza, oppure se questa stessa dicotomia, adattata ai nuovi tempi, ancora lo definisce.   Un corpo che proprio in quegli anni era fra i punti centrali di un dibattito serrato (si pensi alla questione dell'aborto ad esempio), tra desiderio di autodeterminazione ed impulso a nuove forme di aggregazione capaci di generare un'altra politica ed anche un altro linguaggio.  

Michela Gulia, Ottobre 2007

Bibliografia

Testi

Ronald Dworkin, Abbiamo un diritto alla pornografia , In Questioni di principio , il Saggiatore, Milano 1990

Nadine Strossen, Difesa della pornografia , Castelvecchi, Roma 1995

Pietro Adamo, La pornografia e i suoi nemici , il Saggiatore, Milano 1996

J.M. Coetzee, Pornografia e censura ,   Donzelli, Roma 1996

Andrea Di Quarto - Michele Giordano, Moana e le altre vent'anni di cinema porno in Italia ,        Gremese Editore, Roma 1997

Michi Staderini, Pornografie movimento femminista e immaginario sessuale , Manifestolibri, Roma 1998

Piero Calò – Giuseppe Grosso Ciponte, Gola profonda. La pornografia prima e dopo Linda Lovelace , Edizioni Lindau, Torino 2002

Ovidie, Porno Manifesto , Flammarion, Paris 2002

Giulia Fanara – Federica Giovannelli, Eretiche ed erotiche. Le donne, le idee, il cinema ,   Liguori Editore, Napoli 2004

Web

http://www.pasolini.net/cinema_pornoteokolossal.htm#porno-teo

http://rojking.altervista.org/steve1.htm

http://www.cliccarimini.it/palinstorici/palinsesti1/private_locali12a.html

http://www.esquilino.it/apollo.php

http://www.orchestradipiazzavittorio.it/apollo11.html

http://www.emsf.rai.it/scripts/frameset.asp?tabella=interviste&id=62

http://www.girlpower.it/sex/curiosita/combat_porn.php

http://www.toutelatele.com/article.php3?id_article=2907

www.pornomanifesto.com

http://www.ecplanet.com/canale/ricerca-8/Ricerca-50/STUPRI+DI+GUERRA-/0/28095/it/ecplanet.rxdf

http://www.pdci-ibarruri.it/donneviolenza.htm

http://www.ilgiornale.it/a.pic.1?ID=160983

http://www.ecn.org/reds/donne/cultura/culturapornografia2.html

Stampa

Guerra femminista ai film porno , La Repubblica 9 – 12 – 1979

Roma : a fuoco   2 cinema “dalla luce rossa” , Il Popolo   9 – 12 – 1979

Notte di fuoco contro i cinema porno , Corriere della sera, 9 – 12 – 1979

Gola Profonda sotto tortura , Paese Sera, 22 – 9 – 1980

 

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