Autocoscienza è interrogarsi Chiedete ad un operaio quale è il tasso di nocività del suo reparto, la data dell'ultimo contratto, che livello di qualifica ha, come gli sono calcolate le trattenute, e avrete delle risposte. Fate le stesse domande alle donne: incontrerete pigrizia , disinteressamento , indifferenza , delega . Durante gli intervalli della mensa le donne comperano qualche cosa per i figli ai mercatino fuori dalla fabbrica, gli operai discutono, leggono i cartelli del sindacato, il giornale e i volantini che date loro (anzi molti compagni sono portati istintivamente a non dare il volantino alle donne perché “tanto non lo leggono”!). Ci siamo chieste il perché, tra un volantino e l'altro. Il nostro piccolo gruppo di autocoscienza è formato da una dozzina di donne. Ci ritroviamo ogni settimana. Insieme abbiamo capito che se c'è un posto anche per noi sulla faccia della terra ce lo dobbiamo conquistare, che non dobbiamo più affidarci agli uomini, nemmeno per farci aprire una scatola di pelati. “Sottosopra”, 1974 (in Nanni Balestrini, Primo Moroni, L'orda d'oro 1968-1977, 1988, Feltrinelli, Milano 2005) |