Si può ora attraversare Roma da Nord a Sud in circa venti minuti. Questa accelerazione degli spostamenti modifica profondamente il nostro rapporto con la città: se da una parte consente di "possedere" la città rendendo più fruibili parti di essa, dall'altra impedisce una forma di conoscenza più approfondita dei quartieri appena sfiorati in velocità. Su questi non può che posarsi uno "sguardo leggero" per il quale gli unici punti di riferimento e di orientamento sono i cartelli segnaletici. Non si sviluppa più il processo iniziatico di conoscenza dei singoli quartieri, con la conseguente mappatura mentale degli edifici e delle piazze, ma anche delle edicole, dei cinema... che facevano il "conoscere la strada".
…
l'accelerazione, con la sua realtà fatta di un continuum di «qui ed ora», nega ciò che è successo ieri e l'altroieri, nega cioè la memoria, base stessa della coscienza individuale.
Si può ora attraversare Roma da Nord a Sud in circa venti minuti. Questa accelerazione degli spostamenti modifica profondamente il nostro rapporto con la città: se da una parte consente di "possedere" la città rendendo più fruibili parti di essa, dall'altra impedisce una forma di conoscenza più approfondita dei quartieri appena sfiorati in velocità. Su questi non può che posarsi uno "sguardo leggero" per il quale gli unici punti di riferimento e di orientamento sono i cartelli segnaletici. Non si sviluppa più il processo iniziatico di conoscenza dei singoli quartieri, con la conseguente mappatura mentale degli edifici e delle piazze, ma anche delle edicole, dei cinema... che facevano il "conoscere la strada".
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l'accelerazione, con la sua realtà fatta di un continuum di «qui ed ora», nega ciò che è successo ieri e l'altroieri, nega cioè la memoria, base stessa della coscienza individuale.
Luigi Ciorciolini, Il senso del luogo.